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SCHEDA PRODOTTO |
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Compositore/Musicista |
Hamelin Marc-Andrè |
Titolo |
In a State of Jazz : brani per pianoforte di Gulda, Kaputsin, Weissenberg, Antheil |
Etichetta |
HYPERION |
Numero CD |
1 |
Prezzo € |
21.50 |
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Qualità incisione |
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DDD |
Premi ricevuti |
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Gramophone (GB),
Diapason (FR),
Discoland Award
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Codice catalogo Discoland |
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102452 |
versione
stampabile
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LE VOSTRE RECENSIONI |
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recensione di Soundandmusic |
La straordinaria tecnica e l?incredibile brillantezza con cui Marc-André Hamelin si accosta ai repertori più diversi lo hanno ormai consacrato nel gotha dei migliori pianisti in circolazione. Le sue recenti interpretazioni di opere di Charles-Valentin Alkan e Franz Joseph Haydn sono state salutate dal pubblico e dalla stampa specializzata di tutto il mondo con unanime entusiasmo. In questo disco la Hyperion ci offre la possibilità di ascoltare il grande pianista canadese alle prese con il jazz, proponendo una irresistibile silloge di pagine di Nikolai Kapustin, George Antheil, Friedrich Gulda e Alexis Weissenberg, quattro compositori che percepirono chiaramente l?esigenza di fare ascoltare al pubblico che affollavano le sale da di tutto il mondo qualcosa di diverso. Questo disco è pieno di sorprese: come scrive lo stesso Hamelin nelle sue divertenti ma non per questo meno rigorose note di copertina: «In questo disco il jazz non è presente. Almeno, non nel senso che siamo abituati a dargli [?] In queste belle pagine ci sono molti spunti divertenti e altri sorprendenti». |
voto:
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recensione di Soundandmusic |
La straordinaria tecnica e l?incredibile brillantezza con cui Marc-André Hamelin si accosta ai repertori più diversi lo hanno ormai consacrato nel gotha dei migliori pianisti in circolazione. Le sue recenti interpretazioni di opere di Charles-Valentin Alkan e Franz Joseph Haydn sono state salutate dal pubblico e dalla stampa specializzata di tutto il mondo con unanime entusiasmo. In questo disco la Hyperion ci offre la possibilità di ascoltare il grande pianista canadese alle prese con il jazz, proponendo una irresistibile silloge di pagine di Nikolai Kapustin, George Antheil, Friedrich Gulda e Alexis Weissenberg, quattro compositori che percepirono chiaramente l?esigenza di fare ascoltare al pubblico che affollavano le sale da di tutto il mondo qualcosa di diverso. Questo disco è pieno di sorprese: come scrive lo stesso Hamelin nelle sue divertenti ma non per questo meno rigorose note di copertina: «In questo disco il jazz non è presente. Almeno, non nel senso che siamo abituati a dargli [?] In queste belle pagine ci sono molti spunti divertenti e altri sorprendenti». |
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