"Epta" č una suite orchestrale per sette musicisti che eseguono un ciclo di sette movimenti ispirati al numero sette, al suo fascino nella tradizione poetica, mitologica, biblica e nella matematica antica e contemporanea. Ognuno dei sette brani ha uno strumento principale che, un po' da prim'attore, un po' da comprimario, dialoga con gli altri sei. Scrive Piovani: ""Epta" č un'opera a cui pensavo da tempo, un progetto per me talmente impegnativo, anche dal punto di vista emotivo, che lo rimandavo di anno in anno, di mese in mese. Ho incontrato due anni fa il professor Odifreddi a Crotone, al premio Pitagora, e a quall'incontro sono seguiti scambi di lettere e piacevoli chiaccherate, in un clima per me di amichevole soggezione, che mi hanno dato il coraggio di mettere la matita sui pentagrammi. La seduzione del numero sette ha per me qualcosa di indefinibile, ma poco legata alle superstizioni cabalistiche o esoteriche o paramistiche con le quali ho scarsa frequentazione e confidenza. Il sentimento dominante di questa piccola suite nasce dalle peculiaritā strettamente matematiche del numero sette, coniugate con la avvincente maestā delle sette porte di Tebe". |