È nel Settecento che la costruzione del clavicembalo raggiunge in Francia il suo apogeo; grandi strumenti, dal suono ampio e luminoso, con gravi potenti e acuti brillanti, assecondano una musica sempre più espressiva, sempre più ?orchestrale?. Couperin e Rameau esaltano questo equilibrio nelle loro composizioni. Ma questa perfezione è il preludio al declino. Ben presto, vittima dei cambiamenti di gusto, il clavicembalo lascerà il posto al pianoforte, incarnazione presunta del Progresso, così caro agli Illuministi.
Jacques Duphly scriverà le ultime pagine della storia del clavicembalo francese, in pezzi in cui la nobiltà rivaleggia con l?eloquenza. Nato nel 1715, anno di morte di Luigi xiv, e morto il 15 luglio 1789, all?alba della Rivoluzione, Duphly rappresenta da solo la perfetta sintesi d?un arte che si era diffusa nell?Europa intera. |