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Lubimov Alexei
Der Bote : musica di Liszt, Debussy, Bartok, Mansurian, Silvestrov, Cage, C.P.E.Bach
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| recensione di SilBer (2005-01-11 13:37:58.0 da 137.204.140.125) |
| Manifesto della libertà mentale e simbolo dell'affrancamento della musica dalle forche post-darmstadtiane, felicissimo quando - ed è il caso di questo fenomale cd - non ceda alle melliflue lusinghe della new age o del crossover. E scopriamo - ma per quanti è davvero una sorpresa? - che l'iconoclasta Cage sta benissimo accanto ai neo-tonali Mansurian e Silvestrov, i quali non fan la figura dei retrogradi nemmeno a paragone di Debussy e Bartok, sempre più "immensi"; ci apriamo alla speranza che Liszt abbia finalmente vinto la sua battaglia contro i secolari pregiudizi che lo perseguitano; dobbiamo prendere atto - la cosa non ci dispiace affatto, ma non potremo più nasconderci dietro la capocchia di spillo della grandezza onnioscurante del geniale padre - che Carl Philipp Emanuel Bach è un musicista dei sommi, come ben sapevano ancora nell'Ottocento, e che la sua musica, in un programma pianistico come questo tutto volto al Novecento, ci sta come la ciliegina più zuccherata su una torta saporitissima. Del resto Lubimov non fu tra i primi a darci una integrale mozartiana su fortepiano? [Una dannatamente introvabile scatola Erato. Il mio regno per una copia!...] |
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