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Benda Frantisek
Sonate per violino e clavicembalo n°1-6
A.Steck, C.Rieger
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| recensione di Soundandmusic (2007-07-07 15:47:35.0 da 82.90.69.163) |
Per tutto l?arco della sua carriera Franz Benda fu considerato uno dei violinisti di maggior talento della sua generazione, un fatto che gli assicurò un gran numero di allievi nonostante lui si fosse formato da autodidatta. Nato a Praga in una famiglia di musicisti, Benda si mise in luce a Varsavia come direttore dell?orchestra del conte Suchaczewski, ottenendo un grande successo che contribuì a spianargli la strada per il prosieguo della sua carriera. Entrato a far parte nel 1733 dell?orchestra del principe ereditario di Prussia (il futuro Federico II), nel 1771 ne divenne konzertmeister, carica che mantenne per 15 anni fino alla morte. Nella sua vasta produzione ? per la maggior parte dedicata al violino ? Benda diede sempre una particolare importanza alla cantabilità, un fatto tutt?altro che strano se si pensa che da ragazzo era stato educato come cantante. Un ruolo di particolare rilevanza spetta alle sonate, opere caratterizzate da una incredibile varietà stilistica nell?andamento e nella struttura dei vari movimenti. Questo disco propone una bella scelta di sonate piene di passaggi dal sapore galante, di ornamentazioni in stile rococò e di un?espressione estremamente sensibile nella interpretazione di Anton Steck, uno dei maggiori violinisti barocchi oggi in circolazione, accompagnato con proprietà e buon gusto dal clavicembalista Christian Rieger.
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