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Lehar Franz
Eva
Bozic, Fadayomi, Antonic, Alessandri, Malik
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| recensione di Soundandmusic (2007-07-07 16:21:04.0 da 82.90.69.163) |
«Le ragazze del coro danzano di fronte alla situazione esplosiva rappresentata dalla rivolta dei lavoratori e non si puň che essere felici del fatto che nel finale nessuno ci lasci la pelle». Sebbene sia difficile da credere, questa citazione č stata tratta dalla recensione di un?operetta di Franz Lehár basata sulla storia di Eva, una contadina sedotta dal giovane proprietario terriero, che viene coraggiosamente difesa dagli altri contadini. Il lieto fine č assicurato dal matrimonio che unisce i due protagonisti all?insegna di un rassicurante conservatorismo, spegnendo sul nascere ogni rischio di conflitto sociale. Scrivendo Eva, Lehár era rimasto fedele al suo credo, secondo cui ogni operetta doveva essere basata su una rigorosa osservazione della realtŕ. La prima rappresentazione del 1911 suscitň da un lato un notevole scandalo tra gli ambienti benpensanti della Vienna asburgica, ma anche uno straordinario successo nel pubblico di ispirazione progressista, che trovň piena espressione nel giudizio pubblicato dalla Neue Freie Press, secondo cui «in nessuna delle precedenti operette di Lehár si era riusciti ad apprezzare un?esecuzione altrettanto raffinata ed elegante». Prodotta nel 2005 in coproduzione con il Lehár Festival di Bad Ischl, questa splendida operetta ? presentata con tutti i dialoghi in tedesco ? va ad arricchire la collana dedicata dalla CPO a Lehár.
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