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Beethoven Ludwig van
Musica per violoncello e pianoforte -integrale-
A.Schiff, M.Perenyi
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| recensione di SilBer (2005-01-18 12:39:07.0 da 137.204.140.125) |
Disco uscito quasi in sordina ma che dovrebbe lasciare un segno di molto ma di molto marcato. Un tempo se ne sarebbe parlato per settimane.
Se conoscete a memoria l'opus violoncellistico beethoveniano, qui correte il rischio di scoprirlo di nuovo (e nuovo); se non lo conoscete è facile che ve ne innamoriate. Dilà dal giochino degli slogan, va detto che Perényi e Schiff vanno addentro a queste sonate (è compresa anche la, originale, versione per violoncello dell'opus 17, più nota sonata dal corno) e variazioni con una convinzione, una voglia di sviscerarne tutti i tesori ripostivi che non avevo mai riscontrato nelle altre coppie insigni che si erano cimentate in queste musiche. Penso a Richter e Rostropovic, sovrani, ma un po' troppo 'protagonisti' l'un contro l'altro armati, e la musica pare a tratti quasi soffocare. E penso a Ashkenazy e Harrell, sublimi, ma fin troppo 'nelle righe'; e penso anche all'immenso Anner Bylsma con Jos van Immerseel, sontuosi, ma non esenti dal lasciare un poco il sospetto di una certa dimostratività . Tutt'altro la nostra coppia di musicisti, affiatata da una lunga collaborazione (Trii di Schubert, le testimonianze discografiche ahimè fuori catalogo dei festival di Mondsee, in Austria, organizzati da Schiff: trii di Haydn, musiche di Janacek e di Bartok) che permette un dialogo senza equivoci e pieno di umori, di fantasia, di intelligenza musicale e vivace competenza stilistica. |
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