recensione di Soundandmusic(2007-07-21 17:57:24.0 da 82.90.69.163)
Quando iniziò a scrivere questo lavoro, Dukas era perfettamente consapevole del fatto che questo genere si prestava a scomodi confronti con la produzione beethoveniana, una sfida che fino a quel momento gli altri compositori francesi avevano accuratamente evitato. Dukas accettò la sfida e scrisse una sonata che oggi viene considerata tra i migliori lavori per pianoforte del Romanticismo francese, oggi eseguita di rado solo a causa della sua lunghezza e della sua notevole difficoltà tecnica. Il programma di questo disco comprende anche quattro brani virtualmente sconosciuti di Abel Decaux, il cui originalissimo stile si colloca a metà strada tra Scriabin e Debussy, spingendosi a elaborare una innovativa scrittura tonale che prelude alle opere più audaci di Arnold Schönberg. Abel Decaux scrisse solo questi quattro brani (cui si aggiunge l?abbozzo di un quinto rimasto incompiuto), sviluppando la propria attività creativa tra il 1900 e il 1907. Secondo il giudizio di Roger Nichols ? autore delle splendide note di copertina accluse al booklet ? questi lavori «sembrano provenire dal nulla e ? almeno per un certo periodo ? al nulla sembravano condurre». La strepitosa performance di Marc-André Hamelin dimostra per l?ennesima volta che molti compositori sconosciuti meritano di essere strappati all?oblio cui una Storia ingenerosa li ha relegati.