recensione di Soundandmusic(2007-07-28 15:45:40.0 da 82.90.69.163)
Iniziata con Hyppolyte et Aricie, la produzione operistica di Jean-Philippe Rameau venne accolta dal pubblico parigino con incontenibile entusiasmo al punto da imporre un modello stilistico inimitabilmente francese che fece scuola in tutta Europa per decenni, ponendosi come unica alternativa credibile allo strapotere dell?opera seria italiana e ? anzi ? influenzandone persino alcuni autorevoli esponenti come Tommaso Traetta. Pur essendo chiaramente legate all?estetica settecentesca, le arie di Rameau proposte in questo disco riescono ad affascinare l?ascoltatore moderno con le loro intense atmosfere di volta in volta delicate, sensuali, nostalgiche o addirittura apertamente satiriche. In questa incisione ? che rappresenta il debutto solistico di Carolyn Sampson ? possiamo ammirare la splendida vocalità del giovane soprano inglese, già protagonista di alcune eccellenti interpretazioni vivaldiane e monteverdiane sotto la bacchetta di Robert King, che per l?occasione viene affiancata dal coro e dall?orchestra Ex Cathedra diretti da Jeffrey Skidmore.