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Liszt Franz
La leggenda di Santa Elisabetta
Staatskapelle Weimar, C.St.Clair, M.Diener
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recensione di Soundandmusic (2007-10-24 17:30:53.0 da 82.90.69.163) |
Per quanto del personaggio e della sua musica si possa pensare tutto il bene o il male possibile, non si può negare che Liszt sia stato uno dei compositori più estrosi e carismatici del XIX secolo. Per tutta la durata della sua lunga vita, Liszt si sforzò di trovare la verità e di ampliare la propria gamma espressiva, oscillando tra due estremi apparentemente inconciliabili come i raffinati salotti che ne celebravano lo sbalorditivo virtuosismo e la vita ascetica da abate. Fu per questi motivi che il grande pianista-compositore ungherese si dedicò al poema sinfonico, un genere musicale inventato da lui stesso, e che diede alle stampe le originalissime opere per pianoforte e i toccanti lavori sacri della sua estrema maturità. Iniziata a Weimar nel 1857, portata a termine a Roma nel 1862 ed eseguita per la prima volta a Budapest nel 1865, la Leggenda di Santa Elisabetta è senza dubbio una delle opere più significative di Liszt, anche per il fatto che egli si identificava moltissimo con la santa: infatti entrambi erano di origine ungherese, entrambi avevano dedicato la propria vita a una missione (Liszt alla pura arte, Santa Elisabetta al puro amore) ed entrambi si sentivano divisi e turbati dagli alti ideali e della vita ascetica e gli aspetti assai più prosaici del mondo reale. L?oratorio è ispirato al ciclo di affreschi di Moritz von Schwind, nel quale sono ritratti gli episodi salienti della vita della santa. |
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