recensione di Soundandmusic(2008-05-21 11:46:35.0 da 82.90.69.163)
Uno degli episodi più famosi della storia della musica è quello che riguarda la visita resa a Dietrich Buxtehude dal giovane Johann Sebastian Bach, che per poter ascoltare il celebre organista di origine danese non esitò a sobbarcarsi il lungo viaggio a piedi da Arnstadt a Lubecca. Stregato dalla strabiliante tecnica dell?ormai anziano compositore, Bach si trattenne nella città anseatica molto più a lungo di quanto avesse concordato con i suoi datori di lavoro. Il fatto che nel 1703 anche il diciottenne Händel si sia recato in devoto pellegrinaggio a Lubecca non fa che confermare la grandezza dell?arte di Buxtehude. Dopo aver portato a termine l?integrale della produzione di Bach, l?infaticabile Christopher Herrick inaugura con questo disco la registrazione di tutte le opere di Buxtehude. Il corpus organistico del compositore danese può essere diviso in due categorie principali: le opere originali e i brani basati su melodie preesistenti. Nella prima categoria rientrano i preludi e fughe, le toccate e fughe, le opere su bassi ostinati e i brani in un solo movimento come la Fuga in do maggiore BuxWV174. Alla seconda appartengono invece le opere basate sulle melodie dei corali e dei cantus plani. Questo disco propone una meravigliosa antologia di questi lavori eseguiti daHerrick sul grande organo della Cattedrale di Helsingør, in Danimarca.