recensione di dafne(2008-06-16 12:02:10.0 da 82.90.69.163)
Un album che si distingue nella discografia di
John Surman per la particolarità della
combinazione strumentale: strumenti ad ancia e
organo da chiesa. Così per la prima volta appare
Howard Moody come strumentista, alla tastiera
dell?organo della chiesa Ullern di Oslo, a
dialogare intimamente e in una stupenda
acustica con i sassofoni baritono e soprano e il
clarinetto basso di John Surman. Le nuove
composizioni dei due strumentisti si combinano
con improvvisiazioni, folk songs e spirituals.