recensione di Soundandmusic(2009-02-11 18:20:36.0 da 82.90.69.163)
Ogni nuova registrazione effettuata dal Takács Quartet per la Hyperion è destinata a diventare una pietra miliare della discografia e il secondo volume dei quartetti per archi di Johannes Brahms sembra destinato a eguagliare lo strepitoso successo di pubblico e di critica ottenuto dalla prima uscita. Famoso per il suo irriducibile atteggiamento autocritico, Brahms impiegò ben 20 anni per dare alle stampe i suoi quartetti per archi op. 51 e ? nonostante le sollecitazioni che gli vennero fatte da amici e colleghi ? il compositore amburghese li presentò al mondo musicale solo quando a suo modo di vedere ebbero raggiunto la perfezione. Come è stato sottolineato da numerosi autorevoli studiosi, Brahms condusse con il genere del quartetto una lotta interiore che gli consentì di elaborare uno stile molto personale, come si può notare dall?inconfondibile originalità che caratterizza sia lo sviluppo tematico sia l?architettura di ciascun movimento.