recensione di Soundandmusic(2009-04-22 18:21:40.0 da 82.90.69.163)
Il 1959 fu uno degli anni più fecondi per il grande
contrabbassista di Nogales, scandito dalla pubblicazione
di alcuni dei suoi massimi capolavori, ulteriori
conferme dello stretto legame tra la sua innovativa
concezione musicale e la tradizione, e dell?ampio
spettro di influenze filtrate dalle sue intricate composizioni.
La musica di quest?album è attraente quanto
la copertina stessa che ritrae il contrabbassista vestito
come un imperatore cinese. In questo disco Mingus è
il leader di due gruppi ? uno composto da dieci elementi
e l?altro da nove ? comprendente anche due
violoncelli formati dai migliori e più creativi elementi
della scena jazz di New York. Il programma propone
temi familiari come ?Strollin? conosciuto anche
come ?Nostalgia In Times Square?, che faceva parte
della colonna sonora del film di John Cassavetes
Shadows. Mingus rende onore anche a due generazioni
di Ellington, al suo idolo Duke con ?Mood Indigo?,
che contiene un virtuosistico assolo di basso, e
al figlio Mercer con ?Things Ain?t What They Used
To Be?. Oltre ai brani citati si può ascoltare un paio
di blues originali come ?Slop? e ?Gunslinging Bird?
nel tempo di 6/8 che era una nota distintiva di Mingus.