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Mendelssohn Felix
Tendere alla perfezione - pagine 195 - LIBRO
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recensione di biografo (2009-10-07 15:45:21.0 da 82.90.69.163) |
Scrivere lettere fu per la famiglia Mendelssohn molto pił che una semplice pratica comunicativa: gią a partire dal filosofo Moses Mendelssohn, la lettera era diventata un autentico strumento di riflessione ad ampio raggio, di pra-tica letteraria, di confronto ideologico e teoretico, di critica e di autoanalisi. Non stupisce, pertanto, che anche nel nipote Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) l'impegno epistolare fosse diventato un'incombenza quotidiana (puntualmente con-trollata, negli anni giovanili, dal padre Abraham), talvolta pił gravosa e assillante della stessa attivitą compositiva, come dimostra la mole enorme di lettere costitutiva del suo lascito, un epistolario gigantesco comprendente testi strettamente personali e familiari, ampie e brillanti cronache di viaggio, lettere di lavoro, musicali e generalmente artistiche, insieme a semplici e concisi biglietti legati alle pił svariate esigenze quotidiane: in ogni caso, testi elaborati con una varietą di registri del tutto straordinaria e tale da offrire un ritratto quanto mai preciso, articolato e variegato, comunque sempre affascinante, di un autore molto pił complesso, inquieto e problematico rispetto all'immagine consegnata spesso dagli storici della musica: un autore aperto, generoso e disponibile, che, come artista, fu alla perenne ricerca di quell'equilibrio e di quella perfezione che sentiva sempre meno presenti nella realtą culturale del tempo. |
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