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xxxBearzatti Francesco
Stolen Days
S.Takeishi, D.Weiss
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| recensione di Evolutionmusic (2010-01-13 18:27:06.0 da 82.90.69.163) |
| Che Francesco Bearzatti fosse una personalità fuori dai canoni e un musicista dalla gamma espressiva insolitamente ampia, se ne erano già accorti in molti e questo "Stolen Days" non fa che confermare l'impressione. Il primo brano è una breve sonorizzazione di "Dis Robàs" (Giorni rubati), una poesia friulana di Pasolini. Il secondo, "Resurrectio", ha tutta l'aria di una furiosa cavalcata punk a base di chitarre elettriche: e invece è sempre il sax di Bearzatti, filtrato da un campionatore elettronico. Il terzo, "Black Hole Sun" dei Soundgarden, si apre con un sospeso dialogo tra il sax di Bearzatti, oscillante tra morbidezza benwebsteriana e sovracuti ayleriani, e il basso elettrico di Takeishi, per poi sfociare in una ballad rock, sempre con l'uso dell'elettronica per trasformare il sassofono in una chitarra elettrica con tanto di distorsore. Aggiungete che il disco comprende vari originali di Bearzatti (fra cui l'etnico "Casbah" e "Smiling Mummies", in cui si avverte più di un'influenza di Henry Threadgill), una versione di "Smell Like Teen Spirit" e una suite di temi dei Led Zeppelin, e avrete il quadro di un disco in cui il rock trova un inaspettato - e naturalissimo - punto di congiunzione con il jazz più libero e spregiudicato. |
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