recensione di Soundandmusic(2010-11-26 11:28:50.0 da 82.90.69.163)
La fama postuma di Johann Kuhnau è in gran parte legata al fatto di aver ricoperto il prestigioso posto di Thomaskantor a Lipsia prima di Johann Sebastian Bach. Un fatto piuttosto sconfortante, se si pensa che della sua corposa produzione l?unica opera che oggi viene ancora eseguita è la raccolta delle Sonate bibliche per clavicembalo. Il 350° anniversario della nascita di Kuhnau ha offerto alla CPO una buona occasione per gettare luce su alcune opere di questo compositore virtualmente sconosciuto, in particolare sui concerti sacri e sulle cantate per soprano. Sotto il profilo prettamente stilistico, le cantate di Kuhnau possono essere considerate una sorta di anello di congiunzione tra il XVII e il XVIII secolo, in quanto in queste opere le elaborate strutture finalizzate a esaltare i contenuti del testo risalenti alla gloriosa tradizione di cui si fece alfiere Heinrich Schütz coesistono armoniosamente con il gusto tutto italiano per la melodia e con l?ampiezza di respiro tipica del Barocco maturo, un mix particolarmente gradito agli appassionati di musica antica odierni e che trovò molti ammiratori anche nella Germania centrale del primo ventennio del XVIII secolo. Il programma di questo disco è degnamente completato da due belle cantate di Vincenzo Albrici, sincero amico di Kuhnau e maestro della cappella di corte di Dresda.