recensione di Soundandmusic(2012-03-16 09:28:40.0 da 82.90.69.163)
«In questo disco Howard Shelley dimostra di avere una notevole congenialità con i variegati aspetti e i sottili dettagli dello stile sinfonico di Spohr [?] Il tempestoso Allegro [della Sinfonia n. 3] è pervaso da una incontenibile energia e Shelley cesella in maniera molto raffinata sia il grazioso Larghetto sia lo Scherzo, nel quale si può notare qualche elemento di Mendelssohn e addirittura di Beethoven. Nel Finale il direttore inglese esprime tutto il vigore della scrittura di Spohr e il materiale tematico viene delineato con un piglio quanto mai fantasioso» (Gramophone).