recensione di Soundandmusic(2014-06-04 16:51:20.0 da 93.61.43.23)
Nonostante la loro straordinaria bellezza, che trova piena espressione in splendidi cori e arie molto commoventi, le messe luterane di Johann Sebastian Bach possono contare su una discografia molto limitata e sicuramente inferiore a quanto sarebbe lecito attendersi per capolavori di questo livello. Per eseguire queste messe Harry Christophers ha deciso di affiancare in questo secondo e ultimo volume dell?integrale all'ensemble di strumenti originali dei Sixteen appena otto cantanti, una scelta che consente di ascoltare le meravigliose linee melodiche del sommo Cantor lipsiense con una ineguagliabile trasparenza. Sebbene siano passate alla storia della musica con il nome collettivo ?messe luterane?, queste opere non presentano quasi nessuno degli elementi tipici della liturgia protestante. Sotto il profilo squisitamente musicale, queste messe sono composte per la maggior parte da brani tratti dalle cantate di Bach, un fatto che ci permette di capire quali erano le opere che riteneva migliori in assoluto.