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Scarlatti Domenico
Sonata per clavicembalo K 208, 209, 213-220, 242-245, 248, 249
F.Corti
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| recensione di oboedamore (2024-10-24 10:55:32.0 da 93.61.62.127) |
| Dopo aver dedicato i suoi primi due album Arcana a Johann Sebastian Bach e George Frideric Handel, Francesco Corti rivolge ora la sua attenzione a Domenico Scarlatti, il terzo grande poeta della tastiera della generazione del 1685. Per questa registrazione ha selezionato un gruppo di sonate copiate nel 1752 e nel 1753, rigorosamente disposte a coppie. Si concentra su opere dello stesso periodo e dimostra la straordinaria capacitĂ del compositore di espandere i confini della forma sonata e di lavorare ampiamente sul materiale tematico. Il virtuosismo strumentale e l'approccio sperimentale al suono del clavicembalo vanno di pari passo con una sorprendente libertĂ formale, unita a un senso giocoso della struttura e dell'aspettativa. Corti ha scelto di eseguire queste sonate su un clavicembalo Humeau, copia di modelli italiani (per gentile concessione di Bertrand Cuiller), e di registrarle all'Abbazia di Royaumont. |
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