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Schat Peter
De Hemel
Concertgebouw Orch., R.Chailly
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| recensione di oboedamore (2025-06-09 16:35:05.0 da 93.61.62.127) |
Peter Schat (1935–2003), tra i più rilevanti compositori olandesi del dopoguerra, attraversò una profonda evoluzione stilistica: dagli ideali dell'avanguardia e dell'impegno politico negli anni '60 (opere dedicate a Che Guevara, Ho Chi Minh) alla rottura con il comunismo e allo sviluppo del proprio sistema “Tonuhr”. La sua opera De Hemel (1990), 12 variazioni sinfoniche in memoria dei martiri di Piazza Tienanmen, dura circa 45 minuti ed è scritta per grande orchestra. Il linguaggio, influenzato dalla sua teoria dell’orologio tonale, fonde rigore strutturale e intensità emotiva. L’orchestrazione, ricca e colorata, crea tessiture celestiali e paesaggi sonori densi di contrasti. La solida architettura musicale richiama Bruckner, mentre melodie “gotiche” emergono dalle armonie. De Hemel è riflessione filosofica e metafisica, resa con splendore dalla Royal Concertgebouw Orchestra diretta da Riccardo Chailly (registrazione live Amsterdam, aprile 1992).
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