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Musica antica
EndBeginning : brani di Brumel, Crequillon, Desprez, Hill
New York Polyphony
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| recensione di oboedamore (2012-02-28 18:01:35.0 da 82.90.69.163) |
«La mia fine č il mio inizio, e il mio inizio la mia fine»: con queste parole i quattro
membri del New York Polyphony terminano un programma che esplora i temi del dolore, della perdita e della mortalitą. A parte la parafrasi conclusiva di Jackson Hill (1942-) sul celebre rondeau trecentesco Ma fin est mon commencement, di Guillaume de Machaut, e due esempi di canto gregoriano, tutte le opere comprese in endBeginning, il debutto dell?ensemble su BIS, furono composti dai maestri della scuola polifonica franco-fiamminga attivi nella prima metą del Cinquecento. Parte della musica era destinata alla liturgia, come ad esempio la
Messa da Requiem di Brumel, che incorpora il primo arrangiamento polifonico conosciuto della sequenza Dies irę come ampio brano centrale. Analogamente le Lamentazioni di Crecquillon, un ciclo che a quanto pare appare in disco per la prima volta, sarebbero state intonate in chiesa durante la Settimana Santa, con la distruzione di Gerusalemme ?lamentata? dal profeta Geremia a simboleggiare la Passione di Cristo. I due canti gregoriani Libera me e In paradisum facevano entrambi parte dell?ufficio della sepoltura: il primo una preghiera per la ?liberazione? dalla morte eterna e il secondo un?evocazione dell?Aldilą. Di natura pił personale, i due testi Absalon fili mi e Tristitia obsedit me - Infelix ego hanno stimolato i loro rispettivi compositori arrangiamenti di rara intensitą. |
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