recensione di ARCHETTO(2008-06-16 16:24:21.0 da 82.90.69.163)
Un giornalista del Sunday Times affermava che se l?eccellenza del
primo volume rispecchia quella dell?intero ciclo saremo di fronte ad
un?integrale delle Sonate beethoveniane assolutamente memorabile.
Prima di registrarlo alla Tonhalle di Zurigo Schiff presentò l?intero ciclo
in 15 città, maturando così il repertorio nel contatto con il pubblico; la
registrazione è giunta attraverso un?idea - che condivide ben poco con
l?ultimo Glen Gould - secondo la quale un artista vive per i momenti in
cui la musica accade realmente. Schiff alterna l?uso di due pianoforti,
uno Stainway e un Bösendorf, preferendo il secondo nelle Sonate più
?filosofiche? o ?poetiche?, quelle meno caratterizzate dal cliché eroico e
drammatico, o dal mordente tipico dell?Appassionata, la Patetica o la
Hammerklavier.